Il Gusto

2023-02-22 18:17:53 By : Ms. Shelly SHI

Ritorna il 21 febbraio il Pancake Day, la giornata dedicata alla celebrazione del dolce tipico delle colazioni inglesi e americane, oggi sempre più presente sulle tavole degli italiani, tanto che secondo alcune indagini Doxa e Nielsen, sono circa 13 milioni gli italiani che si sono appassionati a questo dolce di importazione, per il 50% giovani e con un potere di spesa annuale di 43 milioni di euro tra preparazioni home made, attrezzature, condimenti e prodotti già pronti. Una colazione dolce e trasversale che piace a molti e che quest'anno si veste dei colori del carnevale, l'unica festa che gli Usa (tranne alcune celeberrime e meravigliose eccezioni come New Orleans) non hanno metabolizzato mai del tutto, abbinandolo alle corse, sfide e feste a metà tra la nostra tradizione e l'anima goliardica che da sempre accompagna questo cibo. Basti pensare che la prima challenge della storia dei Pancake è datata 1445, quando si faceva una gara di corsa con in mano piccoli prototipi di padelle con all'interno dei dolci molto simili a quelli attuali. Oggi si disegna con la pastella o ci si sfida a creare il cerchio perfetto e assoluto, ma quale che sia la singolare tenzone il fatto è uno: la goliardia del carnevale appartiene naturalmente anche a questa ricetta. E allora che Mardì Gras (dei Pancake) sia!    

D'altronde, anche se pochi lo sanno, sembra che parte della storia antica di questo piatto nasca proprio nelle piege del Carnevale. La leggenda vuole, infatti, che una massaia inglese stesse cucinando il giorno del martedì di Carnevale quando sentì le campane e pur di non fare tardi in chiesa, uscì di casa con la padella. Il dolce non poteva bruciare e allora lo fece volteggiare in aria a ogni passo, inaugurando così la corsa con i pancake e legando indissolubilmente il Carnevale a questa ricetta. A metà tra le crêpes e i dorayaki, però, questo dolce nasce in realtà molti anni prima di quel fatidico, e certificato, 1445 già citato. Tutto nacque nell'antica Grecia, stando alle testimonianze di un dolce di forma contenuta e tonda (fritto e condito con il miele, vi ricorda qualcosa?) molto spesso citato insieme alla pita, che altro non è che la madre e antenata dell'odierna pizza; nonostante tutto alcune ricerche archeologiche più recenti suggeriscono che un uomo primordiale rinvenuto sulle Alpi italiane, chiamato Otzi e risalente a poco più di 5000 anni fa - potrebbe aver consumato come ultimo pasto del grano macinato reso poi in un'evocativa forma tonda. Dalle tavole dei greci e dei romani all'esportazione in tutta Europa, in tempo imperiale il passo è stato breve: se ne trovano notizie in alcuni taccuini della prima epoca elisabettiana, dove venivano consumati aromatizzati con spezie, acqua di rose, sherry e mele. In America, dove sono diventati famosi e amati perfino da Thomas Jefferson, sono arrivati con i coloni e qui sono stati codificati come ricetta, tanto che possiamo a ragione dire che i pancake moderni siano un dolce americano; la prima ricetta codificata è datata 1796 nell'American Cookery di Amelia Simmons in due differenti versioni, la prima con latte e melassa chiamata Johnny Cake o Hoe Cake, la seconda, l'Indian Slapjack, senza melassa e con ben quattro uova. 

E se a New Orleans la sfida del giorno del Martedì Grasso porterà all'elezione del Re del Carnevale (tradizione legata alla famiglia Romanov, ma questa è un'altra storia), in Inghilterra da sempre vengono organizzate diverse competizioni legate ai pancake, in primis la Better Bankside Pancake Race, una vera e propria corsa durante la quale chi si iscrive deve correre con una padella piena di dolci in mano, con l'obiettivo di arrivare al traguardo con la pila di pancake intatta. Del tutto o il più possibile. Ma non è l'unica, è da citare infatti anche la Great Spitalfields Pancake Race, in cui i partecipanti si trasvestono con abiti fantasiosi e corrono per le strade di Brick Lane per vincere una padella incisa e la Parliamentary Pancake Race che mette squadre di parlamentari, lord e giornalisti in competizione fra loro. Competizioni storiche in cui da anni si affiancano gare concrete e digitali che vivono fianco a fianco, come lo stesso spessore, come la Pancake Art Challenge (la faccina sorridente che disegnate con la pastella la domenica mattina potrebbe sembrare da principianti, per gli appassionati di questo gioco) o la Flip Challenge. La stessa a cui si è ispirata la Mulino Bianco per la sua #IlLatoPancake, una nuova sfida che correrà sui social: tre coppie di talent molto amati online a partire dal 21 febbraio e per una settimana, a turno, si sfideranno ai fornelli per far saltare in padella il loro dolce lanciandolo in aria come una moneta, proprio come nel gioco di testa o croce. Prima di ogni lancio verranno definite due opzioni divertenti che si realizzeranno in base al risultato; la community Mulino Bianco potrà dire la sua: sui social gli utenti potranno suggerire la sfida a cui dovranno sottoporsi i loro talent preferiti.  Tra chi commenta verranno estratti 10 utenti che vinceranno l’esclusiva special box Pancake.   

Ma quali sono i gusti e le versioni più à la page dei pancake? Oggi imperversano le versioni proteiche, ma la ricetta base rimane immutata da più di tre secoli: farina,burro, latte fresco e uova. Semplice e forse proprio per questo irrinunciabile, capace di ammaliare grandi e piccini con la sua capacità di trasformarsi in un dolce sempre diverso. Basta cambiare il topping e voilà, il gioco è fatto. Il trucco per renderli perfetti è tutto nella cottura: a differenza che nelle crêpes l'impasto non va aiutato ma deve spandersi da solo e quando cominceranno a comparire le prime bollicine girato. Quando sarà comparsa quella leggera e ammaliante doratura, il dolce è pronto e si può passare al mestolo di impasto successivo. I sondaggi però parlano chiaro e se la tradizione americana vuole che vengano serviti con sciroppo d’acero o nella versione salata con il bacon, per gli italiani vincono gli abbinamenti dolci (74%) con crema spalmabile alle nocciole (47%), marmellata (40%), miele (26%) e frutta fresca (24%) (Doxa, Mulino Bianco). Presente anche lo sciroppo d’acero (22%) di tradizione americana insieme a crema (17%) e scaglie di cioccolato (16%). Per gli estimatori del salato - 13% del campione - gli ingredienti più utilizzati sono formaggi (26%) e salumi (24%), ma anche uova strapazzate (19%), bacon, pancetta e salmone (15%). 

Le ricette  Pancake allo yogurt 

Pancake con marmellata di albicocche, ricotta, cannella e cacao amaro in polvere (ricetta Mulino Bianco)

Ingredienti:  2 Pancakes 40 g Marmellata di albicocche 40 g Ricotta 2 cucchiaini Cannella q.b. Cacao amaro in polvere

Procedimento:  Prendere la ricotta e rendere la sua consistenza uniforme. Poi spalmarla bene su tutta la superficie dei Pancake scaldati in padella. Ora prendere la marmellata di albicocche e posizionarla al centro del Pancake, sopra alla ricotta. Decorare con le polveri, un po’ di cannella e un po’ di cacao amaro, una fogliolina di menta per guarnire… e il gioco è fatto!  

Pancake con avocado e uovo sodo, pomodorini e mix di semi  (ricetta Mulino Bianco)  

Ingredienti:  2 Pancakes 6 Pomodorini Mezzo Avocado 2 Uova sode 10 g Mix di semi

Procedimento:  Far bollire le uova per circa 7 minuti. Nel frattempo, togliere la buccia all’avocado e tagliarlo a cubetti. Poi sciacquare i pomodorini e tagliarli a metà. Scaldare in padella il Pancake e aggiungere l’avocado, i pomodorini e le uova sode. Ultimare il piatto con il mix di semi, poi servire. Aggiungere alla ricetta un po’ di yogurt greco o di formaggio spalmabile per rendere il pancake ancor più cremoso.