Imballaggi, Ue: stop al superfluo. Via la bustina di zucchero e la bottiglietta di shampoo in hotel- Corriere.it

2023-02-22 18:25:47 By : Ms. Cherry Guo

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DALLA NOSTRA CORRISPONDENTE BRUXELLES - Addio bustine di zucchero, mini-flaconi di sapone liquido e shampoo negli hotel, imballaggi monouso per frutta e verdura e per il consumo sul posto in bar e ristoranti. Invece potremo continuare a usare bustine da tè, capsule e cialde di caffè compostabili. Il vicepresidente della Commissione Ue con delega al Green Deal Frans Timmermans e il commissario all’Ambiente Virginijus Sinkevičius hanno presentato mercoledì 30 novembre un nuovo regolamento che rivoluzionerà il mondo del packaging puntando sul riuso e il vuoto a rendere più che sul riciclo , e che mira a eliminare gli imballaggi superflui . L’obiettivo è ridurre la produzione di rifiuti di imballaggio che negli anni invece di diminuire sono cresciuti: in media, ogni europeo ne produce quasi 180 chili all’anno. La transizione verde non sarà indolore. La Commissione Ue ammette che «i posti di lavoro nella produzione di imballaggi monouso diminuiranno notevolmente» ma stima anche che «il nuovo sistema di imballaggio potrebbe portare alla creazione di 600 mila posti di lavoro nel settore del riutilizzo entro il 2030 ».

Bevande da asporto riutilizzabili e cauzione per le lattine

L’obiettivo del nuovo regolamento è un taglio del 15% pro-capite per ogni Paese Ue entro il 2040 dei rifiuti di imballaggio rispetto ai livelli del 2018, declinato con percentuali diverse a seconda dei settori. L’obiettivo sarà raggiunto in modo graduale (5% di riduzione rispetto al 2018 entro il 2030 e 10% entro il 2035). Ad esempio entro il 2040 l’80% delle vendite di bevande da asporto dovrà essere servito in imballaggi riutilizzabili o usando i contenitori dei clienti (il 20% entro il 2030). La proposta prevede anche l’introduzione di sistemi obbligatori di cauzione-rimborso per le bottiglie di plastica e le lattine di alluminio . Inoltre entro il 2030 tutti gli imballaggi presenti sul mercato Ue dovranno essere riciclabili e per ridurre il fabbisogno di risorse naturali primarie e creare un mercato ben funzionante di materie prime secondarie dovrà aumentare la quantità di plastica riciclata negli imballaggi attraverso obiettivi vinco lanti .

Ancora prima di essere presentato ufficialmente, il regolamento ha messo sul piede di guerra le industrie europee del packaging e dell’agroalimentare. «Nessuno vuole mettere fine alle pratiche di riciclo che funzionano bene o mettere in pericolo gli investimenti sottostanti», ha detto il vicepresidente F r ans Timmermans durante la conferenza stampa (parlando in italiano). «So che in Italia moltissimo già è stato fatto sul riciclo — ha aggiunto —, vogliamo ancora di più, non di meno, non c’è competizione tra i due approcci». European, l’associazione che rappresenta più di 70 aziende e associazioni nazionali dell’industria europea degli imballaggi , ha criticato il regolamento che «rischia di andare contro gli obiettivi del Green deal, riportando indietro le lancette dell’orologio del riciclo». Una proposta «demagogica e populista» per l’ex presidente di Confindustria Antonio D’Amato . Il viceministro all’Ambiente Vannia Gava lo definisce «un muro ideologico», sottolinea «l’assenza di aperture al confronto e l’inadeguatezza davanti a situazioni di eccellenza come quella del nostro Paese» e promette «battaglia». Per Tiziana Beghin , capodelegazione del M5S al Parlamento Ue «è la strada giusta». L’eurodeputato Nicola Procaccini , responsabile ambiente ed energia di FdI, promette: «Ci opporremo in tutte le sedi».

La proposta sarà esaminata dal Parlamento Ue e dal Consiglio secondo la procedura legislativa ordinaria. Le due istituzioni dovranno raggiungere separatamente una posizione negoziale sul testo della Commissione, quindi inizierà la trattativa per arrivare a un accordo.

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di Paolo Manazza e Luca Zuccala

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